martedì 3 agosto 2010

A Vanvera! Capitolo 7

E passato un po' di tempo ma... vabbè questa settimana a richiesta (solamente Poli per dire la verità) scrivo un A Vanvera! salutandovi e dandoci appuntamento a settembre...
Ps, come mi manchi Mou!

mercoledì 16 giugno 2010

Cosmogonìa di Maradona, dalla A alla Z

Un divertissement sull’immenso Diego Maradona, cos'è un divertissiment? Ve lo cercate su Internet!

ARGENTINA. “Suena que puedes, y podras”. Sogna che puoi e potrai. Questo il poetico cartello terzomondista appeso da Maradona in tutte le stanze del ritiro argentino, sui muri dipinti di bianco. Lo ha scritto di suo pugno. Come metodo non è una novità. Lo avevano fatto il mago Herrera (“Giocando individualmente, giochi per l’avversario), e Claudio Ranieri, l’ultimo giorno di campionato: “Senza rimpianti”.
BLATTER. Nella cosmogonia di Maradona, Blatter è il responsabile numero uno della squalifica ai mondiali ’94 che chiuse malamente la sua carriera. E’ pure responsabile di tante altre cose. L’insulto di Maradona a Blatter prima della fine dei Mondiali perciò si gioca a 7 e qualcosa. Giorni fa Maradona ha dichiarato: “Senza di noi giocatori non è niente. Non sa neanche dare un calcio al pallone”. Due anni fa gli ha dato del mafioso. E ha aggiunto “Havelange porta il fucile, Blatter mette le cartucce”.
CHE GUEVARA. “Pensate che trio: Messi, me e Che Guevara”. Così Maradona sogna il trio d’attacco da tramandare nei futuri libri di storia dell’Argentina. Intanto fuma i sigari che gli manda Fidel Castro. Il Che l’ha tatuato sulla spalla destra.
DIOS. Lo chiama anche il Barba, e lo ringrazia sempre per non averlo chiamato a sé quando anni fa era allo stremo. Con il Creatore Maradona ha un rapporto ambivalente. Un po’ come con Messi. In panchina porta un rosario che gli hanno regalato le figlie, ed è stata la mano di Dios a segnare il gol all’Inghilterra. Ma esiste a Buenos Aires una Chiesa di Maradona, e a Napoli, in piazzetta Nilo, un altarino tutto per il Pibe – come reliquia, un capello, dove si vanno a chiedere grazie (calcistiche).
EFEDRINA. La sostanza che lo tolse di mezzo a Usa 1994. Si difese Maradona sostenendo che aveva bevuto la versione americana di un energizzante non proibito, che la conteneva. Dai primi anni ’80 Maradona si è in compenso dichiarato dipendente dalla cocaina, che però non serve a giocare meglio a pallone. Riferendosi al suo nemico Pelè, che lo accusa di essere un drogato e un cattivo esempio, ha detto: “Zitto lui, che ha perso la verginità con un uomo”. Vabbè.
FIGLIE. Maradona vive per Dalma e Giannina, le figlie avute quando viveva a Napoli dall’ex moglie Claudia Villafane. In genere qualsiasi pubblica citazione delle due ragazze apre scenari da telenovela: “Mentre ero in terapia intensiva – ha raccontato – Giannina mi tirava per il pigiama, mi diceva di vivere per lei”. Lo hanno costretto a vestirsi da matrimonio per l’esordio ai mondiali. Diego mantiene altri due figli nati fuori dal matrimonio. Migliaia di bambini degli anni 80 a Napoli e dintorni portano il suo nome.
GIORNALISTI. “Adesso, e chiedo scusa alle signore, me lo potete succhiare, e continuare a succhiarmelo”. Il gelido sfogo riservato ai giornalisti argentini il giorno della qualificazione al mondiale, è stato l’ultimo grande show di Diego. E’ diventato suoneria di cellulare, canzone e striscione allo stadio. Blatter lo ha punito con due mesi di squalifica. Maradona medita vendetta. O di fare ancor meglio.
HIJOS DE PUTA. Una delle inquadrature più famose di Diego in mondovisione, il giorno della finale del mondiale ’90, quando l’Olimpico di Roma fischiò l’inno argentino. Su quella storia, Maradona ha le idee chiare: “Quando li eliminammo dai Mondiali ingoiarono il rospo più grande della storia, perché Matarrese, un altro mafioso, il presidente della Federazione italiana, aveva già concordato la finale: Germania e Italia. Fu allora che successe quel che successe. Mi accusarono di doping. Poi fecero lo stesso con Caniggia. Però, dopo, nessun altro nel calcio italiano. A parte Maradona e Caniggia, nessuno ha mai preso un’aspirina“.
KUN. El Kun Aguero, il genero di Maradona, padre del nipotino Leonel, figlio di Giannina. Centravanti di grandi speranze e qualche certezza, gioca nell’Atletico Madrid. Messi ha detto: “Il migliore è lui, non io”. Convocato in Sudafrica.
INGHILTERRA. “La palla a Maradona… lo marcano in due… va sulla destra… può passare a Burruchaga… tiene la palla… Maradona… Genio! Genio! ta ta ta… goolll gooolll.
Voglio piangere, oh Dio Santo, Maradona mi fa piangere, perdonatemi… La giocata di tutti i tempi.. 
Oh aquilone cosmico, da quale pianeta venisti per lasciare lungo il cammino tanti inglesi, per far sì che tutto un paese col pugno chiuso potesse gridare.. Argentina!… (…) Grazie Dio per il calcio, per queste lacrime, per questo Argentina 2 – Inghilterra 0″ (il secondo gol di Argentina-Inghilterra raccontato dal telecronista argentino Victor Hugo Morales)
JUVENTUS. “Se fossi andato alla Juventus quando dovevo magari avrei avuto una vita più serena”. Sarà. Preferiamo ricordarlo nel gol del 1985 ai bianconeri: punizione impossibile di sinistro a giro sopra la barriera da dentro l’area, Tacconi fa solo in tempo a voltarsi indietro. Gol.
LIVE IS LIFE. Uno dei videoclip casuali più belli di tutti: il riscaldamento ballato da Maradona prima di un Napoli-Bayern del 1989 sulle note di Live is Life degli austriaci Opus. Visto da più 70.000 fan su youtube.
MESSI. L’ultimo dei suoi eredi porta meritatamente la camiseta numero 10 dell’Argentina. Forse è quello buono, e per questo Maradona sotto sotto lo teme. “Sarà la ciliegina sulla torta”, gli ha concesso appena prima dei Mondiali.
NAPOLI. O mamma mamma mamma/ o mamma mamma mamma/ sai perché mi batte il corazon?/ Ho visto Maradona/ Ho visto Maradona/ Eh, mammà, innamorato son.
ORECCHINI. Due orecchini (di diamanti?) sul lobo sinistro, un rosario tra le dita della mano sinistra, due orologi, uno a destra e uno a sinistra. Questa la ferraglia con la quale s’è presentato Maradona all’esordio mondiale. Il buon Miccoli, lontano dal Sudafrica in nome dello spirito di gruppo, intanto si culla a casa gli orecchini del Pibe sequestrati dalla Finanza e venduti all’asta per 25.000 euro.
PELE’. “Un signore scuro che portava il numero 10 non voleva che si giocassero i mondiali in Sudafrica”. Trasgredendo i consigli delle figlie (“lascia stare Pelè”) Maradona non ha resistito ha lanciare un’altra freccetta al brasiliano. “Io sì”, ha continuato. Ora attende che Mandela, se si riprenderà, lo riceva per ringraziarlo.
QUILMES. La birretta argentina sponsor del Boca Junior, il cui nome campeggiava sulla squadra nella quale Maradona iniziò e finì la carriera.
RIGORI. I rigori sbagliati da Maradona in carriera si contano sulle dita di una mano. Clamoroso quello che salvò il Toulouse nel 1986: la palla finisce sull’interno del palo sinistro, rimbalza sul polpaccio del portiere Bergeroo ed esce di lato. Il portiere Jugoslavo Ivkovic può raccontare ai nipotini di esser stato graziato due volte da Maradona su rigore: nel 1986 con la Sporting Lisbona e nel 1990 con la Jugoslavia. Comunque ha perso entrambe le partite.
SACCHI. Su wikipedia la voce Maradona è aperta da un bellissimo pensiero di Arrigo Sacchi, il suo avversario numero uno col Milan di Berlusconi ai tempi del campionato italiano: “Giocare contro Maradona è come giocare contro il tempo, perché prima o poi sai che segnerà o che farà segnare”. Bravo.
TEVEZ. “E’ l’idolo del popolo”. Così recita la recente investitura pronunciata da Maradona del rude attaccante del Manchester City, uno delle decine di “nuovi Maradona” nati in Argentina negli ultimi anni. E’ cresciuto nel famigerato quartiere Fort Apache di Buenos Aires, e si vede.
USA 94. Il festeggiamento del gol con la Grecia, il suo primo in quel mondiale. Maradona fu il primo calciatore ad andare verso la telecamera e a riempire lo schermo con una faccia da pazzo che ancora fa impressione. Nel girone da ct, dopo la Nigeria ritroverà pure la Grecia.
VASCA DA BAGNO. La foto coi camorristi della famiglia Giuliano (1986) dentro la vasca da bagno a forma di conchiglia ricorda l’importanza dei sanitari della cosmogonia maradoniana. Al punto che nel ritiro sudafricano che lo ospita sono stati costretti a cambiare il cesso, troppo banale, con un moderno modello riscaldato con getti di vapore.
ZANETTI. E’ rimasto a casa con Cambiasso, e tutti si sono chiesti il perché senza potersi dare una risposta. I due si staranno antipatici? Che Maradona non goda di grande rispetto come allenatore è quasi inevitabile. Gli avevano messo vicino come consigliere il vecchio Carlos Bilardo e i giornalisti lo hanno punzecchiato fino a fargli perdere la pazienza. Che abbia portato al Mondiale una squadra con un centrocampo quanto meno azzardato (Mascherano-Veron, fichissimo ma vecchio e mezzo rotto) lo si è già capito dalla prima partita. L’Argentina fa i conti da anni con la difficoltà di scegliere tra i suoi troppi campioni. Maradona è abituato alle imprese impossibili, ma speriamo che non debba pentirsene.

venerdì 4 giugno 2010

A Vanvera! - Capitolo 6


La Formica Atomica è stanca del letargo: "Dopo due stagioni, non passo un altro anno ad ammuffire in panchina, cosa ci sto ancora a fare alla Juve?".
E Materazzi stuzzica Platini. Il primo a Vanvera senza lo special one in italia (ma non senza le sue dichiarazioni oltr'alpi) e l'ultimo, probabilmente, prima dei Mondiali

lunedì 31 maggio 2010

Raccolta di Figurine - Capitolo 6


Fuori i primi due, restano ancora 5 azzurri da lasciare a casa. Si apre così un ballottaggio fra le punte, dove regna l’abbondanza. Fra queste, Marco Borriello, la figurina di oggi, che Io personalmente spero vada in Sudafrica, giochi, e segni.
Domani o al massimo mercoledì le scelte finali di Mr Lippi, oggi, il mio ritratto al bomber rossonero collezzionista di goal e donne della TV.

venerdì 28 maggio 2010

2° TROFEO IMOLA


Ra.Ma. Sport in collaborazione con Asd Imola organizza la seconda edizione del "Trofeo Imola".Quest'anno le partite si giocheranno presso il campo sportivo di San Prospero in via Masrati 2. La principale novità del 2010 è che il torneo si giocherà completamente su terreno erboso; Il campo da calcio a 11 sarà suddiviso in 2 campi da calcio a 5, e una terza parte sarà dedicato interamente al riscaldamento per le squadre. Non si giocherà nelle serate dove l'Italia sarà impegnata nel mondiale sudafricano. Sarà presente un area ristoro con bibite e bevande e una postazione dove seguire il Mondiale Fifa 2010. L'iscrizione costa 200,00 €uro ed il montepremi sarà di 1000,00 € alla prima classificata e 500 € alla seconda. Il 3 Giugno 2010 o al raggiungimento delle 20 squadre si chiuderanno le iscrizioni. Il torneo inizierà il giorno 7 Giugno 2010 per concludersi il 25 Giugno 2010. Ultima novità, la possibilità di rivedere le migliori azioni della propria squadra, le foto dei match, le interviste, le classifiche in costante aggiornamento e moltro altro ancora collegandosi al sito: http://ramasport.blogspot.com
Affrettavi ad iscrivervi e ricorda... Ra.Ma. Sport, se ci sei, rimani in mente!

mercoledì 26 maggio 2010

L'ultimo Mourinho pensiero, nel nostro A Vanvera! della settimana...


L'A Vanvera! della settimana continua, anche se con l'addio di Mourinho, potrebbe finire molto presto... Chi mi darà tutto questo bel materiale d'ora in avanti... Petro aiutami.
Comunque, questa settimana si va dal trionfo all'addio, nelle dichiarazioni dello Special One prima e dopo la finale di Madrid. Il ringraziamento di Materazzi, i conti di Cambiasso, il futuro tifoso Nadal e le nostre perle imolesi.
Cliccate a destra per leggere...

martedì 25 maggio 2010

Raccolta di Figurine


Quinta uscita per "Raccolta di Figurine. E' tempo di un altro campione, di un giocatore considrato Fenomeno da alcuni e buon giocatore da altri. Tutti d'accordo però con la descrizione "giocatore di cristallo. Dedichiamo la Figurina della settimana al grande sconfitto del Bernabeu, Arjen Robben giocatore rapidissimo ma dai muscoli di seta. Ventisei compiuti a gennaio, ha già giocato, nel Psv, nel Chelsea, nel Real Madrid e nel Bayern Monaco. Persa la Champion's ce lo ritroveremo in Sud Africa a trainare l'Olanda, l'eterna incompiuta, nel compito che fu di Cruif, Bergkamp e Overmars.
Cliccate a destra e leggetevi la sua storia.

giovedì 20 maggio 2010

SIAMO TUTTI UN PO' CT... PARTE 3 e 4

Dunque a Lippi le idee sembrano sempre più chiare, o meglio, man mano che ci si avvicina alla fase finale del Mondiale 2010 prende sempre più forma la Nazionale Azzurra che dovrà difendere il titolo conquistato 4 anni fa a Berlino. Per ora i 28 superstiti sono:
Portieri: Buffon, De Sanctis, Marchetti, Sirigu.
Difensori: Bocchetti, Bonucci, Cannavaro, Cassani, Chiellini, Criscito, Maggio, Zambrotta. Centrocampisti: Camoranesi, Cossu, De Rossi, Gattuso, Marchisio, Montolivo, Palombo, Pepe, Pirlo.
Attaccanti: Borriello, Di Natale, Gilardino, Iaquinta, Pazzini, Quagliarella, Rossi.
Quindi tra i centrocampisti spicca la novità Cossu si riconferma Pepe e, un pò a sorpresa per gli Italiani, rimangono in lista Gattuso ma soprattutto Camoranesi.


Del sondaggio chiuso sabato scorso troviamo convocati De Rossi, per lui un tripudio con il 100% di voti raggiunti, in pratica, chiunque abbia votato un voto su cinque lo ha dato al numero 16 giallorosso, Montolivo sotto di appena due voti, 13, poi Marchisio a 12, Pirlo a 9, Palombo a 8, Camoranesi a 6, Cossu a 5 ed infine Gattuso a 3. Lippi, come suo classico, esclude Ambrosini 10 voti per lui con il 66% delle preferenze e non punta su gente come Aquilani e Brighi entrambi votati dal 40% dei votanti.

Un dato però pare essere rilevante: mentre per gli attaccanti vi era una netta differenza di voti, tra i Cassano e i Matri ad esempio, per i centrocampisti il giudizio sembra più equo. Infatti a parte De Rossi, Ambrosini e Marchisio, tutti sopra ai 10 voti, sono molti i giocatori con quasi le stesse preferenze. Ad esempio troviamo a 6 voti come detto, Aquilani e Brighi, a 5, Perrotta, Cossu, Guarente e Mingazzini a quattro Galloppa, Donati, Pepe e Lazzari e cosi via. Questo dato potrebbe essere letto come ci sia, qualitativamente parlando, un differenza minima tra i convocati e i non come a sottolineare una vera e propria indecisione nella scelta tra un giocatore ed un altro. Un dato su tutti però pare ancora una volta discordante tra gli Imolesi e il mister Lippi: Gli otto voti dati a Marco Rossi del Genoa e a Thiago Motta dell'Inter infatti, testimoniano come gli Imolesi prendano in considerazione il giocatore di 32 enne numero 7 del Grifone e l'ItaloBrasiliano Motta. Per Lippi invece il primo non è mai stato nel giro della nazionale, e qui ci si dimentica delle sei presenze in under 21 e dell'Oro in Slovacchia 2000 (Europei), mentre al secondo è stato detto che le porte azzurre sono solo per alcuni oriundi (Amauri?) e non per tutti.


Passiamo ora all'ultima votazione, portieri e difensori: per i primi il gioco sembra fatto da circa dieci anni a questa parte. Sicuramente il numero uno sarà Buffon, ma i vari Amelia o Viviano secondo voi, avrebbero meritato una chiamata? Per i difensori il discorso è più complesso. Lippi ha escluso, a mio avviso ingiustamente visto la trafila di partite giocate, Legrottaglie. Altra esclusione, e qui sono daccordo, è stata quella di Grosso. Al loro posto, largo a giovani (per ora...)come Bonucci, Bocchetti e Cassani. Voi chi avreste convocato, siete con il Mister Lippi oppure gente come Gamberini o Balzaretti ve li saresti portati dietro?

Ultima piccolissima conclusione dove gli Imolesi e Lippi trovano l'armonia: Simone Barone, oggi al Cagliari, stella del Palermo nel 2005 e campione del Mondo nel 2006 non si becca ne una parola dal ct Azzurro ne un voto dagli Imolesi... E pensare che Cairo al suo acquisto lo definì il Mondiale del Torino...

mercoledì 19 maggio 2010

A ME AVETE EMOZIONATO...


A me avete emozionato. Tanto, davvero tanto. Non capisco il motivo per cui ho sentito alcuni di Voi lamentarsi per il quarto posto finale. Avete fatto il massimo e quando si fa il massimo si deve essere soddisfatti. Non felici, questo no, ma soddisfatti. Soddifatti per un campionato, anzi due, giocati alla grande, con una squadra di amici che mai e sottolineo MAI aveva giocato a calcetto in modo serio e continuativo. Noi il primo anno in CSI (un campionato relativamente più facile) avevamo finito in quinta posizione, non qualifincandoci per un pelo alla fase dei playoff. Voi non solo ci siete riusciti, ma siete addirittura arrivati a giocarvi una finale. Non è la Champions Leauge e non è nemmeno la finale per il primo o per il secondo posto, ma sempre di finale si tratta, finale disputata dopo appena dieci mesi da quando avete iniziato a giocare. E dovreste avere rimpianti? O forse dovreste imputarvi qualcosa? Io sinceramente non credo, solo la critica giusta può servire, per il resto solo elogi e complimenti. Ho sentito dire anche, che una volta eliminati il Da Vinci o il Sen Spirit dovevate puntare a vincere. Bene anche se si tratta di un campionato amatoriale, tutte le squadre, ma proprio tutte hanno effettuato durante l'anno degli "acquisti" per migliorare la rosa. C'è chi ha comprato anche ai play-off, quando teoricamente, non era possibile. L'anno scorso il Da Vinci acquistò Bronco per la semifinale e finale. Quest'anno per i play-off del campionato di CSI calcio a 11, il Casola Canina paga 150.00 €uro a partita, due giocatori provenienti dalla toscana. Ieri hanno eliminato i campioni in carica della Filomarket, squadra che era rimasta tale e quale alla scorsa. Non mi interessa sapere se sia giusto o no tanto la risposta vera, non quella "a termine di regolamento" la so e la sapete già. Tornando a noi, Voi, avete "acquisito" solamente Ferro e Boro, giocatori forti vero, ma sempre amici del bar e sempre inesperti al calcetto. Voi siete rimasti Voi e questo dovrebbe riempire il Vostro cuore di orgoglio. Ora, se lo vorrete, avete trovato la base da cui partire il prossimo anno. Migliorate il vostro gioco perchè il resto lo avete già. L'amicizia, la voglia di vincere insieme, il sacrificarsi per gli altri fanno già parte di Voi, quindi non vi resta altro che sorridervi e ricominciare da Voi.

A Vanvera! - Capitolo 4


In vista della trasferta a Madrid il tecnico interista spera che non ci siano problemi col viaggio. Mihajlovic fa i complimenti al tecnico portoghese. Lo scambio di scortesie tra Totti Balotelli, i consigli di petro sui rigori, gli insulti agli interisti e il ritorno delle scenate di Ottavio...
Tutto, ma proprio tutto, sull'A Vanvera di questa settimana. Cliccate a destra.

martedì 18 maggio 2010

Raccolta di Figurine


Quarta uscita del mio settimanale "Raccolta di Figurine"
Oggi a campionato concluso pubblico la storia di David Pizarro. Fantasista della Roma, nonostante gli infortuni, gioca un buon campionato e con i suoi goal e sopratutto, con i suoi assist, aiuta i compagni nella rimonta che ha fatto sognare i tifosi giallorossi.
Trentuno anni, cresciuto in patria, arriva in Italia nella stagione 1999-2000, debuttand con la maglia dell'Udinese. Conta 36 presenze e 2 reti nella nazionale cilena. Con la formazione olimpica ha vinto una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sydney 2000.Si è ritirato dalla Nazionale nell'ottobre del 2005, dopo la mancata qualificazione del Cile ai mondiali 2006. Potrebbe partecipare al prossimo mondiale, anche se lo stesso Pizarro ha dichiarato che non sarebbe giusto. Clicca a destra per leggere la sua storia.

lunedì 17 maggio 2010

SERIE A TIM: GAME OVER

Finito il campionato 2009/10: Inter campione, Roma seconda. La Samp in Champions, il Milan surclassa una Juventus da ricostruire, ma il futuro dei rossoneri pare sempre meno futuribile. Eccovi l’ultimo punto sul campionato.

Anche se non saprei quantificarne il numero esatto, a quanto pare da qualche ora l’Inter ha vinto il titolo italiano. “Dalla regia” mi dicono che sono diciotto ma confesso di avere qualche problema a prendere sul serio lo scudetto d’ufficio. Comunque sia, come recitava la maglietta di De Coubertin Materazzi: “Non è successo”. L’Inter non è caduta nella trappola di Siena e la Roma, andata in vantaggio per prima, ci ha sperato per mezz’ora ed è uscita dal Bentegodi a testa alta ma con un pugno di mosche in mano. Come due anni fa. Allora Ibra, oggi Milito. All’undicesimo titolo italiano in cinque anni, i nerazzurri si concedono qualche suspence di troppo non uccidendo, per qualche incertezza invernale, un campionato che tecnicamente dovevano tenere in pugno da mesi.
A Siena a tratti tira una brutta aria, da giornata nervosa e stregata. I toscani non fanno da sparring partner e si schierano coriacei in 9 dietro la linea della palla. Gli spazi non ci sono e quando si trovano manca la mira o la fortuna. Finché Zanetti non ci ricorda quanto sia inspiegabile la sua assenza a Sudafrica 2010, con una discesa che taglia in due mediana e difesa senesi per servire il primo pallone pulito della partita a Milito che – ça va sans dire – non ci pensa due volte e lo rotola in rete. Due trofei, due gol di Milito. Per l’ennesima volta: non si spiega come sia arrivato a questi livelli così avanti con gli anni. È lui, più di tutti, colui a cui l’Inter deve i suoi successi stagionali: l’uomo copertina, persino più di quanto lo sia stato Ibrahimovic negli anni passati. A seguire ci sarebbe e c’è Sneijder, il giocatore del salto di qualità del centrocampo. Ci sarebbe perché purtroppo gli acciacchi fisici lo hanno relegato a fare il comprimario con il Siena, il che non cancella ovviamente il suo superlativo apporto ai meccanismi del gioco interista. Poi Zanetti che a 36 anni ha giocato forse il miglior calcio della sua carriera e Cambiasso, un “colletto bianco” prestato al gioco del pallone. Ma anche Lucio e Samuel, coppia difensiva di tenuta insuperabile ed Eto’O, passato da bomber ad ala senza battere ciglio. L’Inter merita il titolo anche se, nei festeggiamenti si percepisce retrogusto di assuefazione e, parlo a titolo personale, il dispiacere per la latitanza, in questi anni, degli avversari storici: gobbi e cugini, chiaramente. Per questo il titolo vinto oggi a Siena, per quanto sofferto, resta nel cono d’ombra che si crea al solo pronunciare la parola Madrid. La prova del nove, quella definitiva, è tra sei giorni e lo sanno anche i M(o)uri.

Per il resto, il campionato che va in archivio ci lascia con l’immagine di un perdente di successo: Claudio Ranieri. Cui manca sempre la sorte nei piccoli dettagli, così come alla sua Roma che ha il merito di aver reso almeno due degli ultimi quattro campionati, meno scontati di quel che potevano essere, recuperando un gap tecnico non da poco con la forza del gioco e del carattere.

Il prossimo campionato partirà con la Sampdoria in Champions League; l’ultima volta che è successo è andata in finale. C’erano Vialli e Mancini. Chissà se… Cassano e Pazzini. Pazzissima idea, ammesso che restino entrambi. Chissà che fine farà Delneri. Chissà se qualcuno, un giorno, si ricorderà del bellissimo calcio del Palermo di Delio Rossi che stava per regalarsi un sogno. Chissà se qualcuno si ricorderà di quel Milan – Juventus stravinto dal Milan che contava meno di un’amichevole estiva.

Chissà come sarà la Juventus di Andrea Agnelli. Chissà chi arriverà e partirà in estate. Chissà su quale panchina siederà Mourinho e quale maglia indosserà Balotelli. Chissà dove andrà a svernare Diego. Chissà che l’anno prossimo non possa già essere “l’anno buono” per un nuovo nome sull’albo o se l’Inter salirà sull’ennesimo tapis roulant verso il diciottesimobis/diciannovesimo scudetto, con piena facoltà di complicarsi la vita da sola. Chissà cosa succederà in estate tra mondiali e tribunali.

Una cosa certa già c’è: Leo ci mancherà. Il gol di Antonini – una sua scoperta – la sua esultanza da ragazzino di ieri sera erano, sono e saranno sempre molto più belli del musone di Galliani e della ricrescita di Silvio.
È uno Juventino a dirlo: vendetelo, regalatelo o costruitelo voi, ma ridateci un Milan da odiare e da far odiare ai cugini.

mercoledì 12 maggio 2010

ASPETTANDO LA PERONI RACE


Arriva a Imola la Peroni Race, questa domenica sul circuito Enzo e Dino Ferrari, si correrà la terza gara della Coppa Italia 2010.
Oltre settanta le vetture iscritte, ulteriore testimonianza della bontà della serie riservata a vetture Gt e Turismo dal maggior seguito nazionale. Molti anche i debutti come quello di Caviglia (Porsche 997Gt3 Cup) e Notarnicola (Porsche 996 Gt3 Cup) che nella 1° Divisione proveranno a contendere la vittoria assoluta alle favorite Audi TT in configurazione Gt Special di Alain e Fabio Valle.
Fra gli iscritti di Divisione occhio anche a Ragazzi (Ferrari F430 Challenge) e Rosi (Porsche 997 Cup) vincitori delle prime due prove. Pronostici incerti anche in 2° Divisione dove, come nel caso della 1°, le prime due gare sono state vinte da due piloti diversi. Ancora una volta la Divisione più numerosa al via, particolarmente serrate si preannunciano le sfide in classe E1 Italia, 24hr Special e New Clio. Torna nel campionato la Ford Mustang del Gruppo Piloti Forlivesi questa volta affidata a Giuseppe Panzacchi. Billo e Sanetti.
Sono loro i protagonisti di questo inizio di stagione in 3° Divisione. Regolarmente al via anche a Imola, avranno in classe N 2.0 due nuovi rivali: Bartoli e Albonetti. Sempre nella stessa classe anche Beltrami e Missiroli. Da non sottovalutare per la vittoria finale anche le due Escort Cosworth della Scuderia Mediolanum e la M3 E30 di Bulgarelli.

Intanto oggi a Imola stanno girando le classi Formula 3000 e Formula 3. I test molto importanti per le stagioni in corso andranno avanti per tutta la giornata. Presenti all'autodromo di Imola quattro scuderie per la formula 3000 e due per la formula 3.
L'entrata al pubblico è gratutita, come lo saranno le prove di Venerdi e Sabato nella Peroni Race.

Raccolta di Figurine


Terzo appuntamento con "Raccolta di Figurine", questa settmina la Figurina è Federico Peluso, l’uomo che col suo autogol ha mandato praticamente in B l’Atalanta. E non solo.
Lunedì scorso L’Eco di Bergamo – partigiano, colpito dalle lacrime e dalla tragedia in cui può involontariamente ficcarsi un orobico – gli dà 5 in pagella. Il giornalista Scrive: “Una delle più sfortunate autoreti della storia calcistica (ci sia concesso)”.
Lunedì scorso mentre i ragazzi dell'Imola asd si allenavamo in vista della (sfortunata) trasferta di Piacenza, arrivava al campo il sig. Vignoli Marco, che con il suo vocione rauco esclamava: "Allora diciamo grazie, Peluso, numero sei, Atalantanta. Grazie"...
Cliccate nel link a destra per leggere tutta la sua storia.

martedì 11 maggio 2010

AICS: TRA IMPRESE E RIMPIANTI

Stasera apre lo show la semifinale tra Dlf Imola e Musicar, poi a seguire una piccola finale tra Bar Luisa e New Team.

Imola 11 Maggio 2010

In un clima poco primaverile, il campionato Imolese di Serie A Aics, si avvia verso la sua fase conclusivia. Oggi infatti, si giocano le due semifinali valide per l'accesso alla finalissima.
La prima partita vede di fronte il Dlf Imola contro il Musicar Pizzeria d'Azeglio. Le due squadre sono la rivelazione del torneo avendo battuto ai quarti i ben più quotati Rocca Guelfa e soprattutto gli ormai ex campioni Da Vinci Cafè. La squadra azzurra guidata da Erik Nesca, oggi assente per squalifica, dopo aver eliminato Giovannini e compagni, prova ad arrivare alla finale. Di fronte a loro un altro bomber Emir Koci. L'assenza di Nesca potrebbe risultare fondamentale, ma la squadra dei ferrovieri lancia nelle sue fila il giovane Paragliola, trenta goal nel campionato CSI. Paragliola contro Koci, ma anche difese contro difese. Se Paragliola ha messo a segno trenta reti nello scorso campionato CSI, Emir Koci quest'anno ha segnato quindici goal mancando però per quattro gare, causa espulsioni e infortuni. Peccato per l'assenza di Nesca, per lui le reti ad oggi sono dodici, ma segnate in sole due gare da ottobre ad oggi. Comunque sia, chi delle due riuscirà a fermare il cannoniere opposto metterà un mezzo piede in finale, l'altro appunto lo dovrà mettere uno tra Koci e il neo acquisto Paragliola.

Nella seconda semifinale si affrontano la New Team, unica squadra "titolata" ad essere rimasta tra le quattro e il Bar Luisa. Anche qui parecchie sorprese alla vigilia. La New Team, sfavorita alla vigilia dei quart,i è riuscita a battere in volata il Sen Spirit. Oggi incontra il Bar Luisa, che dopo aver battuto i Biancoverdi di Ponticelli proverà a raggiungere la sognata finale di Venerdì 14 Maggio. Da una parte Loreti e Martignani dall'altra Sarti e capitan Mirri. La New Team ha già dichiarato che stasera si aggregheranno alla rosa due o tre giocatori che militano in Serie C2 Figc. Il Bar Luisa, non da meno, convoca Ferrini e soprattutto Marco Borini, rientrato a Imola in nottata, per affrontare la semifinale. Partita che si pre annuncia non bellissima ma molto tesa. Da una parte la gioventù di dei Biancoblu, che proveranno a mettere più ritmo possibile alla gara. Dall'altra, la maggior esperienza della squadra di "casa" che seppur con meno corsa nelle gambe è riuscista a mettere in difficoltà tutte le squadre affrontate fino ad oggi. Villa e Dongelini sono pronti a segnare, supportati come detto da Motta e Loreti, dall'altra parte bomber Mazzanti riscalda il piede che in campionato ha già bucato per tre volte la porta della New Team. Vedremo se si giocherà per soli cinquanta minuti o se ci sarà bisogno dei penalty per decidere le finaliste del torneo.

Stasera i verdetti, da domani solo imprese e rimpianti.

lunedì 10 maggio 2010

Mou vs Ranieri, Grigo Petroni Armaroli e Marani nell' A Vanvera! di questa settimana


Gli allenatori di Inter e Roma non se le sono mandate a dire: ecco le frasi più pungenti degli ultimi giorni. Senza dimenticare l'arrivo di Andrea Agnelli alla Juve e la chiusura degli Internazionali d'Italia.
In ultimo il grande ritorno delle frasi degli eroi imolesi, da Marani ad Armaroli Raffaele passando per il Presidentissimo Griguoli e naturalmente dal mitico numero 9 Bianco Blu: Alexxxxxx Petroni!!!
Tutto e molto altro nell'A Vanvera! della settimana. Cliccate nel link a destra per leggere tutto.

giovedì 6 maggio 2010

SIAMO TUTTI UN PO' CT... PARTE 2


Cocluso il primo sondaggio rivolto agli attaccanti azzurri ai prossimi mondiali, inserisco ora i migliori centrocampisti, disponibili per ct Lippi. Anche qui ci sono nomi che, sebbene non facciano nascere casi nazionali come quello per Cassano, muovono l'interesse pubblico.E' più giusto convocare Camoranesi, che Lippi in settimana ha definito centrocampista (ai precedenti mondiali invece era attaccante mah...) o convocare un certo Massimo Ambrosini. Si a Gattuso mai utilizzato in Campionato o Cristiano Zanetti merita una chiamata? Scegliete voi gli otto centrocampisti azzurri.
Ps: il vecchio sondaggio ha visto la vittoria con 7 voti ciascuno di Di Natale, Miccoli e Pazzini, (uno sicuro di partire, Di Natale, uno in forse, Pazzini, e uno che invece i mondiali lì guarderà da casa, Miccoli.) a seguire con sei voti, Gilardino e subito dietro Del Piero e Iaquinta (un campionato tra medio e bassi livelli vero, ma il loro talento lo conoscono tutti) Cassano (un delitto lasciarlo a casa punto nessuna discussione) e Mario Balotelli, giocatore irreverente e immaturo ma genio allo stato puro. Seguono Borriello e Maccarone a quattro voti, Mascara, Matri e Di Vaio a tre poi via via tutti gli altri. Solo un voto per il giovane Paloschi (ha una vita davanti) e per il talento di Totti, mentre il "Kaiser Toni" si aggiudica due preferenze. Infine sorpesa per i due voti espressi per Zarate. Italo-Argentino, testa caldissima ma piedi raffinati. Insomma sugli attaccanti i voti sono chiari, siamo lontani dalle scelte di Lippi (basti pensare a Simone Pepe) vedremo ora cosa voteranno gli imolesi per i centrocampisti azzurri.

martedì 4 maggio 2010

Mou e il dente di Maicon; l' A Vanvera! della settimana.


La partitissima Barcellona-Inter monopolizza le dichiarazioni dei protagonisti del calcio. Il tecnico nerazzurro: "Loro hanno lasciato la pelle? Noi il sangue". Maicon: "Io all'andata anche un dente"
Tutto questo e altro nel secondo numero di A Vanvera!, cliccate a destra per leggere tutto...

lunedì 3 maggio 2010

IMOLA: Con il "C"uore in mano!


Per quanto amo questa squadra, per quanto ci tenga a giocare con questa maglia, per quanto vi voglio bene e per quanto voglia vincere vi giuro che darò il 200% per ogni singolo secondo che scenderò in campo.
A tutti buona fortuna, ce la possiamo fare.
Raffaele

sabato 1 maggio 2010

Raccolta di Figurine: LIONEL MESSI


Per la rubrica "Raccolta di Figurine" dopo Milito un altro argentino. Lionel Messi.
22 Anni, vincitore di Champion's League, Liga, Pallone d'Oro ecc...
Lo sapevate, che Leo Messi, aveva parenti italiani? E che ha 11 anni fece un provino per il Como di Preziosi che lo scartò? Lionel Messi o MessiDona il primo giocatore che davvero ricorda il Diego, il sogno di Moratti, il piacere di giocare a pallone.
Cliccate a destra per leggere tutta la sua storia.

venerdì 30 aprile 2010

"Se c'ero io..." I Giocatori che non vedremo al prossimo mondiale

Ogni Mondiale, prima di iniziare ufficialmente, porta con sé i suoi “se”, insieme a piccoli momenti di rammarico calcistico. Non parliamo dei papabili che poi non verranno eletti, per quelli la delusione è ancora di là da venire, ma di chi sa già che quel mese si divertirà come un matto, vedrà posti da favola, riuscirà a godersi la famiglia o le donne come non aveva mai fatto, ma un pizzico del suo cervello pensa: “Se ci fossi stato io…”.

E questo minimo dannarsi ce lo portiamo addosso anche noi tifosi, che vorremmo un Mondiale a 100 squadre, così nessuno ti può dare del matto se guardi con avidità Uzbekistan-El Salvador.
Il 2010 ha ammesso al gran ballo fior fior di giocatori, ma ci sono, è inutile negarlo, altre margherite che sul prato sudafricano non appariranno. Il fiore più scintillante è Zlatan Ibrahimović, tuttofare nelle sue squadre di club e ingordo vincitore di scudetti, ma spesso spento e loser di professione con la odiata-stimata Svezia. Quest’anno Zlatan ha svolto un ruolo di “partecipazione straordinaria” con il Barcellona e non si è distinto, come spesso gli capita, nelle partite decisive di Champions League. Forse merita e cerca un po’ di riposo, affinché riprenda ad amare follemente il calcio e a farci vedere la sua a tutto campo.
Chi invece non avrebbe voluto per nessuna ragione al mondo stare a casa dall’11 giugno all’11 luglio è Mirko Vučinić, che potrebbe anche vincere lo scudetto con la Roma , ma ha con il novello Montenegro un rapporto d’amore forte. Vederlo in Sudafrica insieme a Stevan Jovetić sarebbe stato come ascoltare una di quelle bande di suonatori slavi, sicuramente perdenti ma inebrianti per ritmo e classe. Altre due coppie di danzatori di reparto mancheranno soprattutto ai malinconici mitteleuropei che vorrebbero ancora un calcio tutto pensato: la Croazia ha riavuto dall’Inghilterra lo sgarro europeo e quest’anno non potrà mettere in mostra il suo duo di centrocampo: Luka Modrić - Ivan Rakitić. Verticalista il primo, tocca due volte la palla ed è già pronta per un tiro o un assist, orizzontalista il secondo, la carezza con una delicatezza che non si vedeva dai tempi di Boban. La Repubblica Ceca invece ha fatto spazio ai cugini slovacchi, in forma perfetta nei loro uomini cardine al momento giusto. I cechi hanno una buona squadra e sono già pronti al varco per il ricambio generazionale. Per loro fortuna, della squadra vicecampione mondiale 2007 (battuti dall’Argentina di Insua, Banega, Zarate, Piatti e soprattutto Aguero), molti hanno mantenuto le promesse e la squadra del futuro inizia a delinearsi. Di sicuro la coppia d’attacco sarà formata da Tomáš Necid, riferimento di peso dai piedi buoni, e Martin Fenin, un potenziale autore di 20 reti nei maggiori campionati europei.
La Russia ci mancherà tanto. L’Europeo 2008 con Hiddink aveva messo le basi per un decennio di successi, interrotto per colpa della cattiva forma dei calciatori nella partita di spareggio contro la Slovenia, e per alcuni dissidi interni che con i russi capitano sempre.
Da ricordare in quelle serate d’estate almeno un uomo per reparto: Igor Akinfeev, che ha la faccia di uno di quegli attori italiani degli anni ’50, Jurij Žirkov, che Ancellotti non ha compreso fino in fondo, Andrej Aršavin, che gioca sempre come se fosse l’ultima partita della sua vita, Roman Pavljučenko, che segna ma soprattutto fa segnare, se con lui fa sfracelli addirittura Defoe.
Ci mancheranno almeno due portieri tra i migliori al mondo: Shay Given, insieme al suo trainer ovviamente, entrambi dotati di un istinto primordiale e una classe limpida, e Artur Boruc, simile al collega irlandese per gusto sintetico della parata. Purtroppo non ci sarà Cristian Chivu, con il suo elmetto pronto a diventare marchio di fabbrica e Yossi Benayoun, centrocampista per la Juventus ma nessuno lo capisce.
Non ci sarà nemmeno la nouvelle vague belga, anticipata da Vincent Kompany qualche anno fa e giunta adesso alla pre-maturazione con Moussa Dembélé, Marouane Fellaini, e il più cucciolo di tutti (anche se è una bestia) Romelu Lukaku.
Mentre il Belgio dopo tre partite non aveva già più speranze di qualificazione, a sperare fino al ritorno dello spareggio, mettendo a rischio la partecipazione di Ronaldo e le sue storie, è stata la Bosnia, ben fissata sulle spalle di un trio d’attacco meraviglioso da vedere nei suoi movimenti con e senza palla: Zvjezdan Misimović – Vedad Ibišević – Edin Džeko.
Questi i big della prima fascia che questa estate se ne vanno al mare a giugno, mentre in una ipotetica seconda fascia nostalgica, a farci ricordare delle vacanze saranno gli ecuadoriani Luis Antonio Valencia, che a Manchester l’anno prossimo farà sfracelli, e Cristian Benítez che, chi ha visto al Santos Laguna ricorda molto bene, il peruviano Juan Manuel Vargas, che porterà il suo sinistro alla Juventus, scommetto quello che volete, i marocchini Marouane Chamakh e Mounir El Hamdaoui, due frecce niente male da grande squadra europea (Milan, ci sei?), il centrocampo maliano Seydou Keita – Mahamadou Diarra – Mohamed Sissoko (e chi altri può schierare tale forza, tecnica e intelligenza tattica?), le vecchie poiane egiziane Ahmed Hassan, Essam El-Hadary, Mohamed Aboutrika, ormai in là con gli anni ma capaci di calcio e teatro da stadio come forse nessuno più.
E poi c’è una terza fascia, calciatori sconosciuti ai più ma in patria veri idoli. Vederli giocare al Mondiale era un motivo in più per scoprirli e se magari giocavano contro l’Italia per farli immaginare come dei grandi campioni. A Tashkent in Uzbekistan una volta nella vita vorrebbero vedere Server Djeparov al Mondiale, ma anche questa volta l’uomo che supera anche Rivaldo nel cuore dei tifosi deve accendere la tv, come pure Shao Jiayi, insieme a tutti i cinesi che faranno del bene alle statistiche sull’audience. Due coppie che sono andate vicine alla trasferta sudafricana sono Bryan Ruiz e Álvaro Saborío della Costarica e Chris Katongo e Felix Katongo dello Zambia, mentre poche speranze fin da subito hanno avuto Hawar Mulla Mohammed dell’Iraq e Andranik Teymourian dell’Iran. Last but nont least, l’ultimo rammarico è per Jaycee John, con il Bahrein sempre ad un passo ma mai una volta qualificato.

giovedì 29 aprile 2010

A Vanvera! Is Back!

Torna l'appuntamento settimanale con A Vanvera! Tutte le frasi più significative dei personaggi dello sport della settimana appena passata.
Ogni settimana aggiornerò la pagina, in modo tale, da potervi far fare due risate ogni martedì.
Cliccate a destra nella voce "A vanvera - capitolo 1" per accedere alla pagina!!!

lunedì 26 aprile 2010

IMOLA PLAYOFF A PARMA, BAR LUISA SI VA A PESCA!

L'Imola grazie alla vittoria nel derby contro L'Imolese prenota un posto ai playoff (molto probabile lo scontro a Parma contro la New Life). Il Bar Luisa al primo turno dei playoff AICS affronta il Ristorante Pescatori.

Finalmente l'Imola asd raggiunge i playoff nel campionato di serie D FIGC, sconfiggendo nel derby, l'Imolese Calcio 1919. Bella partita giocata sotto un sole cocente e davanti ad un discreto numero di tifosi. L'Imolese già vincitrice del Campionato e con parecchie assenze non spinge sull'acceleratore, l'Imola dal canto suo invece, vuole conquistare i playoff. Primo tempo equilibrato, con alcune belle occasioni per parte stoppate dalle relative difese e portieri. Nel secondo tempo invece l'Imola asd riesce a segnare i goal che le servono per arrivare ai playoff. Partita comunque molto bella e soprattutto tranquilla, che dimostra a un po' di gente, come Imola non sia per nulla una piazza calda (come descritta da molti in alcuni blog) ma bensì una città dove il fair play è di casa.
L'Imola asd così conquista i playoff alla seconda partecipazione del "Campionato FIGC Serie D", dimostrando il buon valore del progetto, iniziato tre anni fa con l'iscrizione della squadra al "campionato imolese CSI". Nella prima partita con tutta probabilità l'Imola dovrà affrontare la New Life S di Parma terza classificata nel girone parmense e squadra che visti i numeri, 97 goal fatti, si presenta come squadra molto pericolosa. Vedremo se questo spareggio per accedere alla fase a gironi dei playoff sarà la fine di un campionato meraviglioso per gli uomini di Babini o l'inizio di un nuovo sogno primaverile...
Passando al Campionato Aics serie A, si registra lo scontro alla prima giornata dei playoff tra Ristorante Pescatori e Bar Luisa.
Partita difficilissima per i ragazzi del Bar 2000 che dovranno vedersela con la squadra che ha dominato il Campionato nella fase invernale. Dunque sarà Sarti contro Amadori, Mazzanti contro Visani, Cavallo contro Bartolini ecc. La sfida si presenta interessante anche dal punto di vista mentale. Il punto debole dei pescatori infatti è la debolezza psicologica. La squadra è ottima (a mio parere credo che lotterà per la vittoria finale) ma una volta sotto pressione si è trovata spesso in difficoltà. Il Bar Luisa dal canto suo dovrà ritrovare lo spirito di inizio Campionato (seconda fase), cercare lo sforzo corale e sperare nel risveglio di qualche attaccante. Chi vincerà? Secondo me molto dipenderà dalla giornata di Sabattini e Sarti; per i ragazzi di Bacchilega infatti il gioco difensivo e offensivo parte da loro. Ovviamente saranno fondamentali le parate di Cavallo, la corsa di Pirazzini, Di Rosario e Salvatori e i gol di Mazzanti, Petroni e Ferrini. Ma tutto parte da li. Se i due giocheranno una buona gara, lucida e intelligente il Bar Luisa potrà continuare a sognare.

sabato 24 aprile 2010

Aics. Imola sconfitta per dirsi "A"ddio

Nel match contro il Medicina l'Imola ci mette il cuore, gioca la sua migliore partita del girone ma non riesce a vincere. Addio al sogno A.

Medicina, Venerdi 23 Aprile 2010
Con la sconfitta di questa sera finiscono le speranze dell'Imola per poter provare la risalita verso la serie A. I nostri giocano la loro migliore partita, regalando poco agli avversari, bravi però a capitolarizzare al massimo le poche occasioni avute.
Primo tempo equilibrato, squadre che non riescono a sfondare se non con tiri da fuori, agevolmente bloccati dai portieri. Qualche bella azione per i biancoblu che reggono l'urto avversario nel primo quarto d'ora del match senza soffrire troppo. Le ripartenze sono buone, la manovra anche, manca (come ormai da un po') la lucidità sotto porta. Buona gara quindi ma ad un minuto dalla fine, viene persa una palla a centrocampo che gli avversari trasformano nell'uno a zero. Secondo tempo che inizia con l'Imola in attacco, che in pochi minuti grazie ad una bella azione, si riporta in parità anche se con un autogoal. Partita che continua a filare liscia, con azioni per entrambe le parti, ma che sembra destinata al pareggio. A dieci minuti dal termine però arriva il goal del due a uno per i locali. Punizione da centrocampo, tiro debole e rasoterra deviato da Greco, che sfortunatamente entra in rete. L'Imola si butta in avanti alla ricerca del pari, ma con il sbilanciarsi in attacco lascia un buco in difesa che gli uomini di casa capitalizzano per il tre a uno. A cinque minuti dal termine arriva il tre a due da parte di Armaroli Raffaele con un goal fortunoso dalla distanza. A nulla valgono gli attacchi finali dei ragazzi di Kolarov, che tra belle parate del portiere (due) e deviazioni in angolo (tre in tre minuti) non riescono a trovare il pari. Triplice fischio e game over per gli Imolesi, che dicono addio alla rincorsa per la promozione, in una stagione da dimenticare.

giovedì 22 aprile 2010

SIAMO TUTTI UN PO' CT...

"Italiani, popolo di santi poeti e navigatori". Così diceva Mussolini all'alba degli anni '40. Oggi a me vien da aggiungere, oltre che santi poeti e navigatori, anche di Allenatori...
Così a poco meno di due mesi dal Mondiale in Sudafrica vi propongo un sondaggio sui cinque attaccanti da convocare. Con chi state, Lippi e le sue scelte o votate per Cassano? Balotelli è pronto? E i vecchi Del Piero o Inzaghi possono aspirare ad una maglia azzurra? Infine Totti, dopo il suo addio, voi, lo rivorreste? Quindi sotto con i voti, potete votare tutti, anche i non iscritti al blog. A destra trovate una lista con i giocatori e i goal segnati fino ad oggi. La prossima settimana ripeteremo il sondaggio sui centrocampisti, poi sui difensori ed infine sui portieri.
Cosi a pochi giorni dal Mondiale avremmo la nostra formazione.

mercoledì 21 aprile 2010

Raccolta di Figurine

Ho aperto una nuova sezione chiamata appunto "Raccolta di Figurime" dove di settimana in settimana inserirò un piccolo racconto su di un calciatore.
Piccole storie, aneddotti, goal e tutto quello che è nella mia memoria (e su internet) di alcuni giocatori.
Partiamo da un bomber di razza, Goleador del momento e unico e vero rapace d'aria di questo campionato: DIEGO MILITO

martedì 20 aprile 2010

IMOLA SEI AL RUSH FINALE, BAR LUISA RICARICA PLAY-OFF

Mentre il Bar Luisa si riposa in vista dei Play Off, l'Imola in serie D cerca gli ultimi punti in campionato. In serie B, Venerdi l'ultima chiamata.
Imola 20 Aprile 2010
Ultima partita per l'Imola Asd nel campionato provinciale di Serie D (FIGC) di calcio a cinque. Sabato 24 alle ore 15.00, si gioca il derby contro l'Imolese Calcio 1919, in una partita da dentro o fuori. L'Imola ha bisogno di un punto per passare alla fase successiva, i play-off, dove con tutta probabilità se la dovrà poi vedere con una squadra di Parma. Dunque due risultati utili su tre, anche se una vittoria, potrebbe regalare una speranza per il terzo posto nel caso in cui il Pontevecchio riesca nell'impresa di perdere in casa del Lame.
Il giorno prima del derby però l'Imola dovrà vedersela contro il "Bar la piscina Medicina" nel campionato Imolese AICS di serie B. Qui purtroppo un unico risultato potrebbe tenere viva qualche speranza di promozione in serie A per l'anno prossimo: la vittoria. I punti in classifica sono solo nove, contro i diciotto del Medicina, quindi una vittoria potrebbe accorciare la distanza, nella speranza che la davanti qualcuno si faccia del male. Missione quasi impossibile, visto anche le assenze di alcuni giocatori della serie D e alcuni malati e indisponibili abituè al campionato AICS.
Chi si prenderà una settimana o forse due di ferie, vedremo la decisione di Melandri e soci, è il Bar Luisa. Pausa, ferie o sosta che ci voleva come il pane. Analizzando il campionato dei "ragazzi del 2000" si evince come l'unità del gruppo nella prima fase del Campionato sia stata fondamentale per la crescita della squadra. Una volta promossi in A poi, il desiderio di non retrocedere ha fatto in modo che oltre a raggiungere la salvezza la squadra azzurra sia riuscita nell'impresa di qualificarsi ai play-off per la vittoria finale del titolo.
Purtroppo però, che una volta raggiunti i punti necessari alla salvezza, la squadra si sia bloccata incappando in una serie di sconfitte non prevedibile. Ora bisognerà scontrarsi contro una delle forti (per fortuna non il Da Vinci) probabilmente una tra I Pescatori o il Sen Spirit. Quel che è certo è che per poter provare a battere una di queste due formazioni bisognerà ritrovare la squadra e i singoli e bisognerà mettere in campo tutta un'altra partita rispetto alle ultime.

sabato 17 aprile 2010

IL VIDEO DEL MOMENTO!

Credo, anzi sono sicuro, che questo sia il video musicale più bello in assoluto al momento. Sia la canzone che il video vanno di pari passo. Gli artisti che hanno composto questo brano sono gli "OK Go" e la canzone si chiama "This Too Shall Pass".
Gli OK Go sono un gruppo alternative rock statunitense nato nel 2001, fortemente influenzato da band come Fugazi, The Clash, Buzzcocks e Ramones. La band si forma nel 2001 a Chicago: all'inizio ci sono il chitarrista Andrew Duncan, il bassista Tim Nordwind e il batterista Dan Konopka. Poi Damian Kulash (voce e chitarra) si trasferisce da Washington a Chicago e qui incontra i tre futuri compagni di band. Alla fine dell'anno nascono gli Ok Go. Nonostante avessero incise solo pochi demo, la band riscuote successo tra piccoli concerti e canzoni, e in breve tempo, grandi major iniziano a litigarsi la band. Agli inizi del 2002, la band realizza due EP che riscuotono successo tra il pubblico, e nell'estate dell'anno stesso esce il loro disco omonimo d'esordio, edito dalla Capitol, e il singolo Get Over It scala le classifiche statunitensi ed europee. Ma il loro successo in Europa, dilagherà con l'uscita di Oh No nell'agosto del 2005 (in Italia nel marzo 2006), e la loro fama pure con una serie di concerti in tutta Europa e videoclip bizzarri e stravaganti, capolavori di semplicità realizzati con pochissimo denaro (A Million Ways dove loro semplicemente ballano una coreografia a tempo di musica, è stato realizzato nel cortiletto dietro casa del leader della band Damian Kulash con appena 10 dollari). L'uscita di Oh No ha sancito l'uscita dalla band del chitarrista Andrew Duncan, sostituito da Andy Ross. A gennaio 2010 è uscito il loro nuovo lavoro dal titolo "Of The Blue Colour Of The Sky" prodotto da Dave Fridmann. Il primo singolo estratto da tale album porta il titolo di "WTF?".
Ora esce questa canzone con questo video, voi che ne pensate?
http://www.youtube.com/watch?v=qybUFnY7Y8w&playnext_from=TL&videos=KdhY8p48Mrw

STORIE INCREDIBILI.


Lo so che dopo che avrete finito di leggere direte tutti: "Che Armarolata...". Ma queste due storie di calciatori però è verissima... Controllate pure su internet!

Allora partiamo da Akcelrod, il "calciatore" (il perchè delle virgolette lo scoprirete presto) nella foto qui in alto a destra.
E che cos’è Akcelrod? Un nuovo farmaco per combattere la gastrite? Un disinfettante? Un ammazza pidocchi? No, niente di tutto questo. Akcelrod è un uomo che di nome fa Gregory e che pur di giocare in un club professionistico non ha esitato a fare carte false.
Attenzione però, Akcelrod non solo ha falsificato le carte, ma anche diverse pagine internet per apparire come una ex promessa del calcio francese, con tanto di qualche partita e alcune panchine nel PSG, in cerca di riscatto all’estero dopo una serie di esperienze andate a male in Italia, Inghilterra, Belgio, Stati Uniti e altri paesi. Ovviamente tutte inventate se si eccettua qualche provino nella serie D inglese, e pure andato male. Ciliegina sulla torta, una serie di articoli che lo descrivevano come il nuovo Guardiola del centrocampo. Beh, credeteci o no, un simile mito ha anche trovato una squadra disposta ad ingaggiarlo, vale a dire il CSKA Sofia. Tanto non è, ma nemmeno poco alla fine. Sempre meglio che lavorare no? Peccato solo che un tifoso del CSKA abbia effettuato diverse ricerche su Internet proprio per informarsi su questo fenomeno, smascherando così tutta la truffa. Peccato, io tifavo per il zozzone.

La seconda storiella invece parla di un portiere, un professionista vero, ma con un nome che è tutta una storia. Di chi si tratta? Di Lukasz Merda!

Molti di voi già lo sapranno, ma la cosa fa ridere lo stesso. La squadra polacca del KS Cracovia ha infatti avuto la brillante idea di acquistare, come portiere, il 29enne Lukasz Merda (nella foto si puo notare la scelta intelligente di mettere il cognome nella maglia). Chissà cosa ne pensa Moggi di un giocatore con un simile cognome, lui che ha sempre detto che non avrebbe mai e poi mai acquistato Kakà per via di quel cognome che ricordava sin troppo un gesto di spurgo corporeo tanto caro un po’ a tutti noi.
Già dalla foto, ovviamente di Merda e della stessa maglia di Merda, si capiscono molte cose. Ma provate tuttavia solamente a pensare se, il caro portiere Merda un giorno approdasse nel nostro campionato. Sai che vita per telecronisti e giornalisti della carta stampata? Già mi immagino…
- Che parata di Merda!
- Fra i pali c’è Merda!
- Ma guarda che rinvio di Merda!
- Un trionfo inaspettato per la squadra di Merda!
- Che Merda oggi in campo!
- Ma che uscita di Merda qui!
- Rigore, Huntelaar contro Merda!
- Merda cade sopra all'attaccante!
- Sorpresa per l’ennesima panchina di Merda!
- Clamoroso acquisto di Merda!
- Insulto di Merda all'arbitro!
- Salvatore Bagni: “Io questa Merda la seguivo da quando era appena uno stronzetto ed aveva 15 anni…. AHAHAEHEHEHIHIOUHOHUHUAHAEHEHIHOU”
Senza considerare che i compagni prima della partita sarebbero propensi a farlo sdraiare e poi a pestarlo perché si sa, pestare Merda porta fortuna!

giovedì 15 aprile 2010

Intervista con il Campione: Davide Velitti

Con l'intervista di oggi inauguriamo una nuova rubrica settimanale nella quale intervistiamo un campione sportivo. Iniziamo da Velitti Davide, fresco vincitore del premio Miglior giocatore Imolese 2009, incontrato all'uscita di McDonald dove è stato appena presentato il McVelo, ultimo prodotto nato in casa McDonald.

Imola 12 Aprile 2010

Brugnoli Marco: Allora Velo, a caldo, piu contento per la vittoria del Piatto di Ceramica o per il McVelo appena nato?
Velitti Davide: Bhe sai, il McVelo per me è importante, è da tanto tempo che speravo di poter mangiare e far mangiare a tutti un panino sano gustoso e dietetico allo stesso tempo, però, la vittoria del Piatto di Ceramica ha tutto un atro gusto...
BM: In che senso, non ti sarai mica mangiato anche quello?
VD: Macchèèè... è un modo di dire...
BM: Ok mi ero preoccupato. Ascolta, cosa provi ad aver vinto un premio cosi prestigioso?
VD: Mah sai, è un premio a cui non credevo molto, c'erano altri giocatori come Illiano o Rudinei che ambivano alla vittoria finale. Io diciamo che ero lì a giocarmela con i vari Poli ecc... Davvero non credevo fosse possibile e invece...
BM: E invece?
VD: Invece ho spaccato il culo a tutti...
BM: Però orgoglioso, vuoi dedicare a qualcuno la vittoria, ringraziare qualche persona speciale?
VD: Lo dedico a quelli che hanno creduto in me, alla Joma e alla Agla che nonstante abbia rotto 256 paia di scarpe in tre mesi sono riusciti a crearne una adatta al mio piede. Lo dedico a Babini che mi difende sempre e che mi dice dove Sarti e Peggy mi nascondono i cioccolatini e a tutti quelli che mi vogliono bene.
MB: Armaroli Raffaele ha detto: "Un premio che un po mi sento mio. L'ho ripreso dalla Tazzarri, dove non so se avrebbe giocato cosi tanto, al punto da poter vincere il trofeo. Con noi invece ha avuto la possibilità di mettersi in luce per quel che vale" Condividi quello che ha detto?:
VD: Lui proprio manda in galera la gente. Non ho chiesto io di tornare, anzi, lui mi ha supplicato di firmare il contratto per il mio ritorno. Io avrei giocato alla Tazzari, ma credo anche alla Fomet sai. Il premio è mio, non è da dividere con nessuno della squadra. Non è un premio corale, ma individuale. Voglio bene a tutti anche a Raffy ovvio ma il premio me lo sento mio.
BM: Questo premio ad Imola vale come il Pallone d'Oro vinto da Messi, il Pallone d'Oro d'Africa vinto da Drogba e quello asiatico vinto nel 2009 da Yasuhito Endō. Sei contento di ciò?
VD: Mah... credo che Messi sia un campione inarrivabile, forse e ci tengo a ribadire forse, anche per me. Ma Drogba... si si è forte, un buon giocatore, forte fisicamente ma tutto li insomma. Poi per quel che riguarda Yasuhito Endō, beh, lui contro di me non la sfiora proprio. Ah, comunque mi piacerebbe vederli giocare a caletto, anche Messi credo, incontrerebbe alcune difficoltà.
BM: Giusto così direi, come al solito timido e con i piedi per terra. Cambiamo discorso: sei contento del tuo momento extra-calcistico? E' appena uscito il tuo panino da McDonald, il McVelo, inoltre sempre con questa ditta americana stai creando alcuni progetti, cosa ci puoi dire?

VD: Come ho detto all'inizio volevo proporre a tutti la mia idea di dieta vincente, gusto e linea allo stesso tempo. Questo è il nostro slogan. Così è nato il mio panino. L'ideale per una pausa pranzo veloce o una cena rilassante ma ottima anche come prima colazione. Inoltre dopo un'intensa attività fisica può aiutare a recuperare energia senza appensantire... Poi sempre con McDonald e con l'aiuto di FIAT, e qui ringrazio Lapo con il quale ci troviamo a meraviglia su tutto, abbiamo realizzato un nuovo modo di vivere la strada con la nostra vettura: La Burg!
BM: Di cosa si tratta?
VD: Guarda questa è la foto.
E' una vettura innovativa, consuma pochissimo e percorre un casino di Km. In entrata di curva è precisa è facile da guidare e divertente se vuoi aprirci un po'... Insomma non è una figata? Infine sempre con Lapo abbiamo disegnato una linea moda per le signorine... Puntiamo sulle idee, quelle vere di tutti i giorni non quelle finte della Tv. Sexy e appettibile sempre...
Insomma per me è davvero un bellissimo momento.


BM: Grazie per l'intervista Velo
VD: Di niente, per me è sempre un piacere pavoneggiarmi un po'. Oh questa mica metterla è!!!

IMOLA: VITTORIA E ATTESA!

L'Imola torna a vincere e oggi spera nel match tra Osteria e Airone
Imola 15 Aprile 2010

L'imola Asd torna a vincere e riesce, per una sera, ad agganciare la zona play-off.
Buona partita per gli Imolesi aiutati anche da un pizzico di fortuna (che sinceramente è mancata in altre occasioni) in occasione dell'infortunio di un titolare avversario, della mancanza obbligata del primo portiere (medico sociale della squadra) e di una espulsione per il loro miglior uomo giusta, ma dovuta forse, al nervosismo degli episodi precedenti.
L'Imola comunque gioca bene in un campo molto lungo e una superficie tecnica come il linolium.
Una buona prova in generale, negli schemi, sempre provati (finchè il fiato ha retto) sia in fase di gioco sia nelle rimesse laterali o corner, una buona prova anche sotto l'aspetto dell'agonismo, uniti e concentrati fino al triplice fischio e dato da non sottovalutare recuperi importanti nei singoli giocatori quali il ritorno ad un'ottima prova del portiere Coralli e il primo goal in maglia BiancoBlu di Applauso.
Ora bisognerà sperare in un passo falso questa sera, dell'Airone in casa della Magica Osteria, o in alternativa di un pareggio tra le due.
Staremo a vedere l'evolversi ma nell'attesa un bravi a tutti, tifo compreso ovviamente.

mercoledì 14 aprile 2010

IMOLA: un match "D"e"C"isivo

Tra poche ore ci giochiamo tutto. Non parlo solo della posizione in campionato ma pensateci un momento...
Due anni di sacrifici, di allenamenti al sabato mattina e partitelle alla domenica sera. Litigi con morose per il tempo dedicato al pallone, andare a letto stanchi perchè fino a mezzanotte si è stati a correre, allenamenti sotto l'acqua, ore e ore a pulire un campo dalla neve, docce fredde, pomeriggi a spazzare il campo di San Prospero e infiniti discorsi tattici che non piacciono a nessuno.
In più oltre a tutto questo ci giochiamo una parte del nostro futuro. Alcuni giocatori sono indecisi se lasciare o meno, stesso discorso per Babini, gli sponsor e tanto altro ancora dipende da questo crucevia.
Oggi bisogna vincere per noi e per i nostri tifosi.
Oggi bisogna giocare meglio di loro, perchè oggi noi giochiamo per ieri e per domani.

lunedì 12 aprile 2010

"Vela"viglioso! Velitti miglior giocatore dell'anno 2009


Con poche righe è uscito sul blog di Mirko Melandri la notizia che era nell'aria da dicembre scorso.
Il giocatore Davide Velitti è stato premiato con il "Piatto di Ceramica" come miglior giocatore dell'anno, premio che nel circondario Imolese ha la stessa importanza di quello vinto da Lionel Messi nel panorama mondiale con il trionfo nella lista del Pallone d'Oro.
Melandri che probabilmente si aspettava la vittoria di Tres Rudinei non ha voluto intervistare la stella dell'Imola asd, ma ha solamente dato notizia del trionfo scrivendo: "Nella sede dall'AICS in via Paolo Galeati, 6 Davide Velitti ha ricevuto oggi da Mirko Melandri il premio come miglior giocatore del 2009 secondo il parere espresso dagli utenti del blog 5iomla. La vittoria del giocatore dell'Imola Asd (serie D) e Ponticelli (Aics) è stata schiacciante."
Con uno scoop sensazionale il nostro inviato ha intercettato Velitti alla presentazione del nuovo hamburger di McDonald, il MacVelo, il quale ha risposto a qualche domanda.
Non perdete l'intervista completa, che uscirà domani sul nostro blog!

giovedì 8 aprile 2010

West Damm battuto... La (rin)corsa è partita!

Con la vittoria di Ieri sera i ragazzi Mr Kolarov tornano a vincere nel campionato AICS di serie B, dopo la sconfitta nel derby del Campanella, giocato contro il Cavallino. L'Imola ritrova un po' di gioco e seppur con qualche sbavatura in difesa e qualche preziosismo di troppo in attacco riesce a portare a casa una vittoria. Ora i punti sono Nove, pochi per puntare al ritorno in serie A, ma abbastanza per poter sperare in un miracolo. Ovvio la testa è rivolta al campionato FIGC di serie D dove ci si gioca i play-off per la promozione in serie C2, ma non bisogna scordarsi, del campionato "amatoriale" dove tutto è cominciato più di tre anni fa e dove fino ad oggi ci si è tolti le maggiori soddisfazioni (accesso ai Playoff nella stagione scorsa e Secondo posto al torneo della Cavina 2010). Le reti portano il nome di Greco, Bacci per due volte e Principe a chiudere il cerchio. Buona anche la prova di Cipriani e Peggy, il primo che non segna ma che comunque è utile in fase di difesa e il secondo in versione assist-man. Gli Armaroli's giocano bene e Vigno è quasi sempre attento. Ora bisogna provare a vincere quelle partite che nel girone di andata di serie B, ma anche nella prima fase del Campionato, sono state perse per una rete. Sono tante, ma se si riuscisse a vincere queste partite i punti alla fine del Campionato potrebbero essere abbastanza per sperare. Ultima curiosità: Gli scontri con L'imolese sono a favore dei nostri avversari per 2 a 1. Infatti i rossoblù hanno vinto nei gironi di Andata dei due Campionati (FIGC e AICS) ma hanno perso la semifinale del torneo Cavina 2010. Se vincessimo tutti i due derby rimanenti, a fine anno, saremmo davanti a loro... Vi lascio al video registrato da Raffy e Sarti in qualita Full VLD (Very Low Definition) con i commenti piccanti di Marza. Forza Imola, non mollare ora!

lunedì 5 aprile 2010

Mi manca già il suo pendolino.

Quando due settimane fa il giornalista Mino Taveri, durante guida al campionato, disse che Maurizio Mosca si era preso una vacanza per andare al mare a divertirsi un pò non ci ho creduto nemmeno per un secondo. Anzi, avevo avuto la sensazione che non stesse bene. Il suo divertimento era il pallone, il suo amore era la boxe, ma il divertimento vero glielo creava la sfera di cuoio. Poi una settimana dopo la tragica notizia della sua scomparsa. Non starò qui a scrivere del giornalista Mosca, delle sue litigate con i direttori, delle 80 sigarette fumate al giorno, della lite con Zico, del suo addio alla Gazzetta e dell'ingresso successivo in Tv; non scriverò nemmeno dei momenti magici vissuti a Italia 1 o al Prcesso di Biscardi (Chi ha inventato la litigata in Tv?), o dei favolosi skatch a Mai dire gol. Mi viene voglia solo di commentare la frase scritta da Mughini:
"Con Maurizio Mosca muore anche la tv generalista: quei programmi con scorribande, liti, ironia, autoironia. Nell'ultima parte della sua vita era diventato la caricatura di se stesso"
Grande Mughini l'articolo completo è una bellissima stima per Maurizio, ma solo questa frase fa capire la grandezza di questo piccolo Uomo.
A mio parere una Caricatura è arte, chi di voi si è mai messo di fronte allo specchio a dipingersi, enfatizzando i propri difetti? Non è facile, ci si accorge subito del naso non alla Clooney, del taglio degli occhi che non credavate fosse cosi, ma non è facile accettarlo e, appunto, marcarlo. E' per questo che per farsi fare una caricatura ci si afida agli altri, cosicchè una persona estranea possa disegnare delle linee che poi, unite insieme, ci fanno fare una risata. Si perchè in fondo è come ci ha visti lui, lo sconosciuto, non come mi vedo io o i miei amici.
Lui invece ci è riuscito, senza paura metteva fuori i suoi lati deboli, li mostrava al mondo intero e in questo modo li fortificava, facendoli diventare a mano a mano sempre piu forti. Grande Maurizio, grande pendolino, grande il tuo saluto, grande semplicemente Tu.

Ci sono cascato anche io!

Buttare giù due righe per un'emozione speciale, ringraziare qualcuno, ricordarsi di qualcosa. Dalla "carta e penna" alla tastiera il passo è breve. Forse è una scrittura più fredda, ma sicuramente più veloce e più al passo con i tempi.
Avrei da scrivere subito migliaia di cose, ma poi rischierei di finire presto la mia voglia di pubblicare, con il pericolo di far morire il blog quasi subito. A proposito, ogni giorno nascono circa 175.000 blog, il 90% di questi ha una durata media di 4-6 mesi..quindi vuol dire che solo una piccolissima parte dei blog che nascono, continueranno ad essere aggiornati, gli altri ahimè verranno abbandonati.
Conoscendomi, capisco bene il pericolo che corre Un blog... A Vanvera!
Quindi meglio un pò alla volta che tutto di un fiato no...
A presto comunque, tante cose mi girano in testa, dalla Pasqua alla morte del Giornalista Maurizio Mosca (mi manchi già), dal Venerdi sera a Bologna alla partita a calcio di oggi dopo un anno dall'ultima, dal ritorno al calcio del nostro nuovo acquisto (si, ho una squadra di calcetto ma non è calcio) all'addio di Shawn Michaels a Wrestlemania.
Notte a tutti.